LE FUNTANE

LE "FUNTANE".
Fino al 1934, l' acqua potabile era fornita dalle capienti cisterne o dai pozzi che il Comune metteva a disposizione dei cittadini. Ogni casa, però, in genere, aveva la sua cisterna che curava con zelo, pulendola ogni anno.
Nel paesi del Salento, sono numerose le Fontane che recano il simbolo del fascio littorio: fu proprio durante il Fascismo, infatti, che l' Acquedotto Pugliese servì i Comuni della provincia di Lecce e vide il proprio compimento. 
Un esempio, in tal senso, lo ritroviamo ancora oggi nella nostra San Simone, nei pressi della piazza principale a pochi metri dalla Chiesa di San Biagio. Risalente agli anni '30, la fontana ha come peculiarità quella di essere una tra le poche ancora funzionanti nella provincia di Lecce.
Arrivata finalmente l' acqua, le "funtane" di ghisa proliferarono anche in diversi punti di Sannicola e, precisamente, in Via R. Elena, vico Calò, in Piazza SS. Medici, in via Anno Santo, angolo Regina Margherita, angolo via Garibaldi, in via Collina, vicino all' emporio di Nano De Matteis, in via L. Stajano. 
Ora non esistono più, non si ode più l' allegro chiacchierio delle comari, nè il rumore sordo del recipiente d' argilla che talvolta si rompeva ma, soprattutto, non si vede più il festoso zampillìo dell' acqua, alla cui frescura nasceva pure qualche amore.
In foto, rispettivamente, la Fontana in piazza San Biagio (anni '30), quella nei pressi dell' antica Cappella di San Simone (anni '60) e quella a pochi passi da piazza Immacolata a Chiesanuova. 

Pro Loco Lidoconchiglie - Sannicola

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